Visita virtuale del Centro Storico di Genova

Oggi 21 Marzo 2011 con la mia classe e le professoresse Cavallin e Costa mi sono recata a visitare la parte antica di Genova. Arrivati in piazza De Ferrari abbiamo incontrato la nostra guida, Rosalinee, che ci ha fatto vedere subito una cartina che rappresentava parte della nostra città.Ha illustrato tutte le strade e anche com’era fatta Genova nell’antichità. Dopo aver capito cosa avremmo visitato ci ha portato a vedere la torre del Popolo, che un tempo serviva ad avvisare la popolazione in caso di attacco, incendio o morte del doge. Poi siamo usciti dal palazzo Ducale e ne abbiamo ammirato la facciata molto decorata e con molti particolari in stili medievale.Dopo una breve passeggiata siamo arrivati a Porta Soprana, una delle vie d’ingresso del Barbarossa che circondavano Genova.Porta Soprana è circondata da due torri di forma semicircolare così che si poteva vedere meglio in caso di attacco. Questa porta era molto ben difesa:con una parte centrale ricca di spunzoni in modo tale che se i nemici avessero provato ad abbatterla con un tronco in legno, si sarebbe rotto e frammentato.Le torri erano ricche di feritoie dove gli arcieri potevano migliorare i nemici e di merli che erano suddivisi in base alla forma.Per finire la nostra visita la guida ci ha portati a vedere la torre più alta di Genova, infatti era sinonimo di ricchezza possederne una però già che due famiglie che la possedevano erano in conflitto decisero di livellarle l’unica che rimase della sua altezza fu proprio quella degli Embrici.Verso le undici abbiamo preso la focaccia che era stata offerta per merenda e dopo abbiamo percorso i “carruggi” in cui eravamo già andati a vedere una chiesa molto carina, era fatta tutta in pietre e serviva da rifugio in caso di attacco, all’interno c’erano numerose colonne che erano state prese da templi Romani.Ma la parte della chiesa che più mi è piaciuta è stato quando abbiamo visto i quadri e capito come la pittura sia cambiata negli anni e quando abbiamo visto come il campanile ottagonale posava direttamente sull’altare. Per concludere siamo andati a prendere l’autobus che da quanto era vuoto sembrava essere lì appositamente per noi, anche se mentre andavamo è salita così tanta gente che la prof Cavallin ha dovuto schiacciarsi contro di noi per non intralciare il passaggio.Dopo numerose fermate siamo arrivati a scuola. 
di Elena Giovagnoli
Le torri di Porta Soprana
Il gancio a cui venivano appesi i condannati
La feritoria da cui veniva buttato l'olio bollente
I cardini della porta
Il campanile di Sant'Agostino
Archetti pensili
Giano Bifronte

Palazzo Ducale (Piazza Matteotti)
La Torre Grimaldina


I vicoli in alto si stringono...

un carruggio

Torre degli Embriaci


Il cardo e il decumano